Turpinam.

12. jan 2011. 19:39

Ja vēlies otra cilvēka sirdi,tev jāatdod viņam savējā.
                                       /O.Goldsmits/

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Komentāri (7)

Mairita G. 12. jan 2011. 21:16

Jauks gabaliņš.Paldies.

Dzēsts profils 12. jan 2011. 20:59

Mairita G. 12. jan 2011. 20:50

Paldies,frēzij,par skaisto dziesmu.

Frēzija v. 12. jan 2011. 20:41

Mairita G. 12. jan 2011. 19:47

Jā, ar abu pušu izdevīgiem noteikumiem.

Dzēsts profils 12. jan 2011. 19:43

Nella seconda lettura, san Paolo riassume nell’adozione filiale l’opera di salvezza compiuta da Cristo, nella quale è come incastonata la figura di Maria. Grazie a lei il Figlio di Dio, “nato da donna” (Gal 4,4), ha potuto venire nel mondo come vero uomo, nella pienezza del tempo. Tale compimento, tale pienezza, riguarda il passato e le attese messianiche, che si realizzano, ma, al tempo stesso, si riferisce anche alla pienezza in senso assoluto: nel verbo fatto carne, Dio ha detto la sua Parola ultima e definitiva. Sulla soglia di un nuovo anno, risuona così l’invito a camminare con gioia verso la luce del “sole che sorge dall’alto” (Lc 1,78), poiché nella prospettiva cristiana, tutto il tempo è abitato da Dio, non c’è futuro che non sia in direzione di Cristo e non esiste pienezza al di fuori di quella di Cristo.

Il brano del Vangelo di oggi termina con l’imposizione del nome di Gesù, mentre Maria partecipa in silenzio, meditando nel cuore, al mistero di questo suo Figlio, che in modo del tutto singolare è dono di Dio. Ma la pericope evangelica che abbiamo ascoltato mette in particolare evidenza i pastori, che se ne tornarono “glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto” (Lc 2,20). L’angelo aveva annunciato loro che nella città di Davide, cioè Betlemme, era nato il Salvatore e che avrebbero trovato il segno: un bambino avvolto in fasce dentro una mangiatoia (cfr Lc 2,11-12). Partiti in fretta, essi avevano trovato Maria e Giuseppe e il Bambino. Notiamo come l’Evangelista parli della maternità di Maria a partire dal Figlio, da quel “bambino avvolto in fasce”, perché è Lui – il Verbo di Dio (Gv 1,14) – il punto di riferimento, il centro dell’evento che si sta compiendo ed è Lui a far sì che la maternità di Maria sia qualificata come “divina”.

Dzēsts profils 12. jan 2011. 19:42

barters?

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