Janek,Es rakstu to,kas man pašai interesanti.Atvaino,ja Tev ir citas lietas interesantākas.

Nesaki, - no tīras lapas, pārstāj atkārtot nevajadzīgo nevienam, un tas arī būs sākums...

Uz tās lapas jau reiz rakstīts , ja pareizi sapratu ..., vai ir vērts dzēst , rakstīt par jaunu ..., varbūt labāk sākt - no tīras lapas ...

Bernus taisit Nemaku-lai iet pie Papa Karlo.

Esmu Guligans,kuru pat uz Ielas regulari apsaukka-ta ka nav iespejams pat atrasties Kompanija-kur vel tikt pie berniem-lai Gudrajiem Dzimst Daudz Bernu-labak ar suniti sezu-skatos,ka svin Jauno Gadu.

       Kad govis nedod piena, jeb kad piens ir zilgans, bez krējuma un drusku pastāvējis velkas, tad govis ir apburtas. Lai uzmeklētu vainīgo, jāņem slota un no visiem kaktiem jāsaslauka mēsli istabas vidū. Tad jāņem sievietes krekls, jānoberž ar to kāda govs no galvas līdz kājām, jāieber tur saslaucītie mēsli, jāsasien kreklam abi gali ar auklu, tad jāliek krekls uz sliekšņa un jāsāk sist. Nevajaga tomēr sist pa saites vietu, jo tad ragana būs beigta. Drīz vien atskries ragana un lūgsies piedošanas. Ja ragana jeb burvis neatnāks, tad no kaimiņiem dabūs dzirdēt, kas pa zemi vāļādamies ir tai laikā kliedzis, kad krekls tika sists. Tas ir tas vainīgais. Ja tā māja nav tālu, kur ragana jeb burvis dzīvo, tad sitējs pats dzirdēs kliegšanu.
Per questo, quando il Battista vede Gesù che, in fila con i peccatori, viene a farsi battezzare, rimane sbalordito; riconoscendo in Lui il Messia, il Santo di Dio, Colui che è senza peccato, Giovanni manifesta il suo sconcerto: egli stesso, il battezzatore avrebbe voluto farsi battezzare da Gesù. Ma Gesù lo esorta a non opporre resistenza, ad accettare di compiere questo atto, per operare ciò che è conveniente ad «adempiere ogni giustizia». Con questa espressione, Gesù manifesta di essere venuto nel mondo per fare la volontà di Colui che lo ha mandato, per compiere tutto ciò che il Padre gli chiede; è per obbedire al Padre che Egli ha accettato di farsi uomo. Questo gesto rivela anzitutto chi è Gesù: è il Figlio di Dio, vero Dio come il Padre; è Colui che “si è abbassato” per farsi uno di noi, Colui che si è fatto uomo e ha accettato di umiliarsi fino alla morte di croce (cfr Fil 2,7). Il battesimo di Gesù, di cui oggi facciamo memoria, si colloca in questa logica dell’umiltà e della solidarietà: è il gesto di Colui che vuole farsi in tutto uno di noi e si mette realmente in fila con i peccatori; Lui, che è senza peccato, si lascia trattare come peccatore (cfr 2Cor 5,21), per portare sulle sue spalle il peso della colpa dell’intera umanità, anche della nostra colpa. È il “servo di Dio” di cui ci ha parlato il profeta Isaia nella prima lettura (cfr 42,1). La sua umiltà è dettata dal voler stabilire una comunione piena con l’umanità, dal desiderio di realizzare una vera solidarietà con l’uomo e con la sua condizione. Il gesto di Gesù anticipa la Croce, l’accettazione della morte per i peccati dell’uomo. Questo atto di abbassamento, con cui Gesù vuole uniformarsi totalmente al disegno d’amore del Padre e conformarsi con noi, manifesta la piena sintonia di volontà e di intenti che vi è tra le persone della Santissima Trinità. Per tale atto d’amore, lo Spirito di Dio si manifesta e viene come una colomba sopra di Lui, e in quel momento l’amore che unisce Gesù al Padre viene testimoniato a quanti assistono al battesimo da una voce dall’alto che tutti odono. Il Padre manifesta apertamente agli uomini, a noi, la comunione profonda che lo lega al Figlio: la voce che risuona dall’alto attesta che Gesù è obbediente in tutto al Padre e che questa obbedienza è espressione dell’amore che li unisce tra di loro. Perciò, il Padre ripone il suo compiacimento in Gesù, perché riconosce nell’agire del Figlio il desiderio di seguire in tutto alla sua volontà: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento» (Mt 3,17). E questa parola del Padre allude anche, in anticipo, alla vittoria della risurrezione e ci dice come dobbiamo vivere per stare nel compiacimento del Padre, comportandoci come Gesù.

Jaunības maksimālismā tiek pielaistas kļūdas,kuras dažreiz cenšamies labot visu dzīvi.Varbūt tiešām ir jāpiedod.Tikai vai dzīves skolotos var atgriezt jaunības kaisli?

...katram savi uzskati uz dzīvi....,bet ja dzīvē bija plaisa,tad tā arī paliks uz visu atlikušo dzīvi...

Viss jau atkarīgs no tā ,kāpēc nevarēja būt kopā...,ja šķiršanās iemesls nav nodevība,tad var mēģināt,bet ja iemesls ir šis,tad diez vai...,jo nekas jau neaizmirstas...